20 ottobre 1985-Sfida all'impossibile

Chicago (Usa, Illinois) , 20 ottobre 1985. Steve Jones l'anno prima, nella stessa città, aveva stabilito la migliore prestazione mondiale in maratona con 2h08'04", prendendosi una bella rivincita dopo la delusione dei 10000 m all'Olimpiade di Los Angeles. Fedele al motto: "L'assassino torna sempre nel luogo del delitto", conoscitore del percorso, era deciso a migliorare quel 2h07'11" , pietra miliare, ottenuto dal portoghese Carlos Lopes il 20 aprile dello stesso anno a Rotterdam. Steve scalpitava: aiutato dalla lepre Josè Pacheco, passò in 14'47" ai 5 km, quindi addirittuta 29'30" ai 10. A quel punto anche il gruppo degli inseguitori con Robert De Castella, il gibutiano Djama Robleh e Gianni Poli si rassegnò a vederlo da lontano. Il sogno di avvicinarsi a limiti straordinari sembrò concretizzarsi a metà gara: 1h01'43" a metà, con proiezione di 2h03'26" ! Da solo, con il vento in faccia, il pilota gallese della Raaf iniziò a confrontarsi con i  morsi della fatica....Le energie iniziarono a scemare: 1h44'14" al chilometro numero 35, circa un minuto di vantaggio sulla tabella di Lopes, ma Jones stava precipitando nel baratro: sull'ultimo rettilineo un allungo disperato,alla fine 2h07'13", solo due secondi in più rispetto al mondiale di Lopes! E in uno degli arrivi più spettacolari della storia, ecco Gianni Polim che con il quarto posto in 2h09'57" stabilisce il record italiano!

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