(Circa) 56 anni fa Mamo Wolde...

Domenica 20 ottobre 1964. La maratona conclude l'Olimpiade più sofferta, quella della contestazione a pugno guantato dei velocistoi americani neri, delle proteste degli studenti a Città del Messico. L'altura spietata di Ciudad de Mexico (2247 s.l.m.) fa vittime illustri come l'australiano Derek Clayton. Il grande Abebe Bikila, che cercava un tris prestigioso dopo Roma e Tokyo, si ferma ben presto, tormentato da un male al ginocchio. Fa presto a dire a Mamo Wolde: "Vai, vai e vinci. Io non ce la faccio". e Mamo va. Prende la testa al 30° chilometro e accumula, con passo felpato, un bel vantaggio su uno dei favoriti, il giapponese Kenhji Kimihara, e sul "kiwi" Michael Ryan. Mamo ha costruito la resistenza sui monti circostanti Addis Abeba, non soffre la mancanza di ossigeno, e trionfa in 2h20'26", forse uno dei tempi più lenti nella storia dell'Olimpiade, ma che importa? Si può considerare il primo atleta master a avere vinto, dato che aveva 36 anni! Sarà terzo a 40 anni quattro anni dopo a Momaco di Baviera. Per un crudele destino, cadrà in disgrazia sotto il regime di dittatura etiope e sarà carcerato per molti anni. Scarcerato, morirà di depressione nel 2002

 
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