Due ori agli Italiani allievi per l'Arcobaleno Savona-Il comunicato di Giorgio Ferrando
RIETI – Giornata memorabile per l’Atletica Arcobaleno Savona e per l’intero movimento ligure grazie alla prolifica trasferta in terra sabina effettuata in occasione dei Campionati Italiani individuali riservati alla categoria degli allievi. Il sodalizio guidato dal presidente Santino Berrino ha centrato un’impresa che verrà a lungo ricordata negli annali dell’atletica ligure: ben due medaglie d’oro in soli 45 minuti, per il tripudio dei tanti tifosi collegati alla diretta web di atletica.tv e, ovviamente, scatenati sulle varie chat di Whatsapp. La prima impresa è di Marco Zunino, prodotto del prolifico vivaio dell’Atletica Varazze, maglia con cui due stagioni fa vinse il titolo italiano cadetti sui 300 metri piani. Marco scende in pista sui 400 metri per difendere l’argento ottenuto alle indoor di quest’anno e già nei turni di qualificazione si mette in luce vincendo la propria batteria con un interessante 50.21, crono che gli consente di presentarsi sui blocchi di partenza della finale con il secondo tempo assoluto e di aggiudicarsi una ambita corsia centrale. Davanti a lui, solamente il livornese Boninti, leader annuale della specialità. Alle ore 11 di domenica mattina parte la finale: allo sparo dello starter, Boninti prende subito il via e guadagna metri preziosi su Zunino che insegue distaccato. Al passaggio ai 200 metri, l’atleta dell’Arcobaleno cambia decisamente passo e raggiunge il leader della corsa, presentandosi sul rettilineo finale con un piccolo margine di vantaggio. Gli ultimi cento metri sono agonisticamente fantastici, con un testa a testa mozzafiato che si conclude con il tuffo di entrambi gli atleti sul traguardo. Vi è molta incertezza, sia sugli spalti che nel commento della diretta web, su chi abbia effettivamente vinto il titolo italiano, ma il fotofinish valuta i millesimi di secondo ed emette il verdetto: Marco Zunino primo e Boninti secondo, con lo stesso tempo di 48.18. La prestazione rappresenta il record provinciale allievi e junior ed è il secondo tempo dell’intera storia della Liguria dietro soltanto al 48.15 di un certo Davide Re, imperiese, attualmente primatista italiano assoluto e unico azzurro capace di infrangere il muro dei 45 secondo sul giro di pista. Inutile sottolineare la gioia incontenibile del tecnico Franco Romano, che vede ripagati nel migliore dei modi la passione e l’impegno profusi anche in questo ultimo periodo non certamente facile. Dopo appena 45 minuti è il turno sui 100 metri a ostacoli di Anabel Vital, stella dell’impianto di Boissano e cresciuta nell’Atletica Run di Finale Ligure. Ricordiamo che Anabel si era laureata campionessa italiana cadette due anni fa, ma nel salto in lungo. Dopo il turno di qualificazione, Anabel si presenta sui blocchi con il miglior accredito di 14.23, anche se in prima corsia è minacciosa la presenza della marchigiana Cuccù, già capace di correre in 13.69 in carriera. Oltre alla Cuccù, è temibile l’ascesa della veneta Nessenzia, che guida le graduatorie 2020 della specialità. Allo sparo, le atlete si danno battaglia fra le barriere in maniera piuttosto equilibrata, ma quando la Nessenzia sembra prendere il largo, si imbatte in un ostacolo e abbandona la gara, lasciando il via libera al trionfo di Anabel, che porta i colori dell’Arcobaleno sul gradino più alto del podio. La seconda classificata giunge con tre centesimi di distacco. Felicità indescrivibile per il suo giovane tecnico Samuele Devarti, anch’egli ostacolista tricolore di qualche anno fa, che appare giustamente radioso nelle foto di rito. Va anche sottolineata la gara dell’altro atleta Arcobaleno in gara, il varazzino Leonardo Musso, specialista delle prove multiple, che rimane escluso per poco dalla finale B dei 110 metri ad ostacoli: la soddisfazione è comunque alta, poiché il tempo di 15.25 ottenuto nelle batterie rappresenta un bel miglioramento personale e stabilisce il nuovo record sociale di questa specialità. Va senz’altro riconosciuto il merito, degli atleti e dei tecnici, di avere mantenuta alta la concentrazione nonostante le difficoltà imposte dall’attuale situazione sanitaria, in particolare durante la fase di lockdown in cui non è stato possibile accedere agli impianti sportivi.