6 settembre 1987-Gelindo Bordin terzo ai Mondiali di Roma

6 settembre 1987. Maratona dei Mondiali di Roma. Fa caldo, il percorso è difficile, ma nulla impedisce al semisconosciuto canadese Peter Maher di partire forte. Lo spilungone con la foglia d’acero sulla maglia guadagna più di un minuto poco prima di metà gara, poi iniziano le grandi manovre con il tanzaniano Juma Ikangaa, l’australiano Steve Moneghetti, l’inglese Hugh Jones, il gibutiano Ahmed Salah, l’altrettanto poco noto keniano Douglas Wakiihuri, che rilevano in testa l’esausto nordamericano. Stranamente attardato Gelindo Bordin, ma proprio poco dopo metà gara il veneto opera una straordinaria rimonta. “Gelo” inizia a raggiungere il danese Jorgensen, quindi Jones, finchè non piomba come un falco sul quartetto che comprende Ikangaa, Salah, Moneghetti e Wakiihuri, che non tradisce la minima fatica. Al 34° chilometro Wakiihuri opera un allungo straordinario sul piede di 2’58” al chilometro. Sarà l’azione decisiva. Salah cerca di seguirlo, Moneghetti si stacca, Bordin soffre. Gli ultimi chilometri vedono trionfare Wakiihuri, prima medaglia d’oro per il Kenya in maratona, che entra regale nello Stadio Olimpico e vince in 2:11’48” . Gelindo realizza un altro capolavoro ed è terzo in 2:12’40” insidiando addirittura l’eterno secondo Salah, 2:12’30”. Orlando Pizzolato è settimo in 2:14’03”, Salvatore Bettiol 13° in 2:17’45”.

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