24 luglio 1908- Resurrezione del perdente

Se, a distanza d'anno, l'onorevole Giulio Andreotti dice che "L'Italia non farà la fine di Dorando Pietri", significa che la gara del 24 luglio 1908 è entrata nell'inconscio collettivo nazionale.Perchè quella di Londra 1908 non potrà mai essere la cronaca levigata, tecnica, di una corsa su strada. E' Morte, Resurrezione, Leggenda. Dopo il reclamo del "cattivo" americano Johnny Hayes, che da secondo diventa primo, Pietri diventa il perdente più famoso della Storia. A Carpi si fa una grande festa post olimpiade per celebrare lui e il ginnasta Braglia. Viene ingaggiato in molte gare . Su di lui, sul "temerario dal cuore pazzo" sorgono leggende e miti. Narrano che si allenasse lungo le mura di Carpi e che il fratello Ulpiano, per tirargli su l'umore, suonasse una melodìa con l'armonica. Figlio di una cultura contadina, poi catapultato nel mondo dei manager e degli organizzatori delle gare di mezzo mondo.Per una strana coincidenza, quasi in una sorta di nemesi sportiva, ottant'anni dopo, a Seul, Gelindo Bordin vince la medaglia olimpica di maratona. Anche in quell'occasione in molti piangono per la commozione....

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