18 luglio 1990- Record italiano di Antibo

Se è vero che i record sono destinati a essere battuti, è altrettanto vero che sono i grandi campioni a renderli indimenticabili.Salvatore Antibo ha sempre reso le gare speciali per quel modo generoso, senza fare troppi calcoli, di condurre le competizioni. Pronti, via! E Salvatore subito in testa, come poi avverrà sui 10000 degli Europei di Spalato, o al meeting di Oslo....ma queste sono altre storie. Siamo a Bologna, 18 luglio 1990. Esattamente 30 anni fa. Si disputano i 5000 m. Con un primo mille in 2'37"04 il mezzofondista siciliano è già in testa. Antibo insiste : i 2000 metri sono raggiunti in 5'13"36, uguagliando quasi la tabella di marcia del mondiale di Aouita del 1987. Ai 3000, in completa solitudine, Totò passa in 7'51"40, tra il tripudio generale. Si allontana il mondiale di Aouita, mentre l'europeo di Moorcroft è ancora lì, a un secondo. Un passaggio del genere fa stagliare in completa solitudine la figura del formidabile atleta di Altofonte. La fatica si fa sentire: 10'31"56 ai 4000 m. Ecco gli ultimi due giri e mezzo, completati in 2'34"0, ecco il nuovo record italiano: 13'05"59, meglio di 13'10"66 di Alberto Cova a Oslo il 27 luglio 1985. Un record migliorato di cinque secondi: nel finale Antibo ha scavato un solco rispetto al francese Cyrille Laventure, 13'23"92, e a Stefano Mei, 13'25"59. E il record resiste tuttora. Chapeau...

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