Il mistero e la meteora Solinsky

Stanford, California (USA), 1 maggio 2010. Ci sono due serie dei 10000 m nel meeting internazionale, che è la prima verifica della stagione all’aperto. Sembra che ci sia qualcosa nell’aria, perché i migliori mezzofondisti Usa del momento sembrano intenzionati a correre forte. Seguendo i programmi di Alberto Salazar, tre volte vincitore della Maratona di New York (1980-’81-’82) , gli Stati Uniti sembrano essere tornati al ruolo leader degli anni settanta e a contrastare il predominio keniano.Galen Rupp, giovane di belle speranze, scandisce il ritmo insieme con  il keniano naturalizzato canadese Bairu, con il keniano Salel e con Tim Nelson. I giri volano al ritmo di sessantasei secondi ogni 400 m. Poco prima del passaggio ai 5000 m Chris Solinsky, mezzofondista alto e potente, classe 1984, si accoda al gruppo di testa. Sembra non faticare. Il passaggio, sorprendente perché i leader non sono troppo conosciuti, è di 13’35”. Ma la gente non si scalda ancora, sembra quasi presagire un calo. Invece.. …invece Rupp inizia a inanellare giri a 65 secondi. Nelson si stacca: restano in quattro. Lo speaker inizia a dire che potrebbe concretizzarsi il nuovo record americano. Solinsky , nativo del Wisconsin, fa sfogliare a più di un giornalista il manuale delle Giovani marmotte: è accreditato di 3’35” sui  1500. Ma qui si tratta dei 10000: “A new territory”, dice il commentatore della TV americana poco prima che si compia un miracolo: ai quattromila affianca Rupp e lo supera. Prende 20 metri di vantaggio. Salazar inizia a gridare a bordo campo: Solinsky compie il penultimo giro in 58 secondi. Tutto lo stadio è in piedi all’ultimo giro. Si capisce che Chris vincerà, si capisce che migliorerà il record americano di Keflezighi (27’13”98), ma , frutto di una volata drammatica negli ultimi cento metri , il tempo è incredibile: 26’59”60, primo non africano a scendere sotto il limite dei 27 minuti.Solinsky è stato capace di correre i secondi 5000 m in 13’24” e gli ultimi due giri in 1’56”. Peccato che, dopo una stagione trionfale, culminata anche in un signor tempo sui 5000 m (12’55”53), si sia infortunato a un tendine. Di lui si sono perse attualmente le tracce…….

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