1978. quattro record mondiali in 80 giorni

Aprile-giugno 1978. In Italia si vivono giorni terribili per la stagione degli Anni di piombo.Il piombo nelle gambe, invece, non esiste per Henry Rono, mezzofondista keniano che studia negli Usa.La sua sarà una stagione su pista formidabile, visto che Henry stabilirà quattro record mondiali in 80 giorni. Uomo ritmo, troverà sulla sua strada il solo Alberto Salazar a contrastarlo. La leggenda prende contorno il giorno 8 aprile a Berkeley, dove il mezzofondista africano demolisce il primato mondiale sui dodici giri e mezzo con i seguenti passaggi: 2'41"4 (1 km); 5'17"0 (2 km); 7'55"0 (3 km); 10'34"7 (4 km); 13'08"4 (5 km, ultimo mille in 2'33"7). Il 13 maggio a Seattle, sulla costa pacifica, nemmeno gli ostacoli e le barriere lo fermano: Henry chiude in 8'05"4, mondiale sui tremila siepi. l'undici giugno Rono è ormai atteso sui 25 giri: non tradisce le aspettative vincendo in 27'22"5, altro record in anticipo sui tempi. Nel fresco di una sera norvegese, il 27 giugno, arriva il mondiale sui 3000 metri a Oslo: 7'32"1. Un'estate mitica.Peccatoi davvero che tali prodezze si siano alternate a momenti di auto distruzione (problemi di alcolismo): resta comunque grandissimo per quello che ha fatto.

Login