"Closer"- Joy Division

Circa 40 anni fa (era il maggio del 1980) Ian Curtis, leader dei Joy Division, avvertì "un peso insostenibile sulle spalle dei giovani uomini", come aveva cantato qualche anno prima, togliendosi la vita. Qualche mese prima era uscito "Closer", il disco più riuscito nella breve storia della band di Manchester. In due anni il complesso inglese era passato da un punk grezzo a una musica ricca di atmosfere cupe, che sembrava rifarsi ai Velvet Underground, fino a una new wave indefinibile. Gemme di "Closer"? Il ritmo martellante, con assoli di chitarra angoscianti, di "Atrocity Exhibition" (ispirato a un racconto di Ballard) e la preghiera elettronica di "The Eternal", dedicato a chi non c'è più. A proposito: la copertina è la fotografia di un sepolcro del Cimitero Monumentale di Staglieno a Genova. Diversi fan dei "Joy" ancora adesso la vanno a visitare....

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