"Lucièn!"....Luciano Acquarone e il 9 aprile

Nove aprile 1983. Non siamo in molti, sulla pista di Vado Ligure, un sabato pomeriggio di inizio aprile.Classica apertura di inizio stagione con l'ora di corsa. E ricomincia la solfa: Mariano Penone è già in testa dopo il primo mille (2'58"). Marco Pari non è in giornata, si fermerà poco dopo. Dopo, ci siamo io e marco Petenzi. Anche questo Marco oggi non è in grande forma. Dopo il passaggio in due in 3'05", si ferma. Tutto da solo, allora. Dopo i primi dieci minuti, di piccola trance, mi colpisce un urlo che proviene dalle tribune del "Chittolina": "Lucièn, Lucièn, forza Luciano...". Quasi quasi è un incitamento e nel contempo una sorta di incoraggiamento anche per me: mi rendo conto che Luciano Acquarone starà facendo una grande gara. Alla fine il dato è grandioso: a 53 anni "Lucièn" totalizza 18160 metri. E' un piccolo episodio nella carriera di un mezzofondista che ha scritto la storia dell'atletica master mondiale. E' stato capace, a 42 anni, di correre la maratona in 2h20'21" e di vestire la maglia della nazionale. Non ricordo più i record mondiali M40, M45, fino alla categoria M80 fra strada, indoor, mezze maratone....Oltre al mio ricordo, il mondiale M45 dei 10000 m strappato al campione olimpico Alain Mimoun una sera di ottobre del 1981 a Villa Gentile. Ebbene, c'ero anch'io...

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