Ricordi della Stragenova
"Podisti dalla Lombardia, dal Veneto, dal Piemonte....", il "via" alla Stragenova veniva dato dall'indimenticabile Vittorio Badano, dotato di megafono. "Ma è mai possibile che non ci sia un traguardo con sopra scritto "Arrivo"? ", si chiedeva Walter Merlo, azzurro di mezzofondo, dominatore di chissà quante edizioni...poi arrivavano quelli forti, da Torino, con Gianni Pedrini, Matteo Avataneo. Oppure , silenzioso, ecco il campione italiano di cross Claudio Solone. E ancora: l'Enervit Varese con Alain Capovani , Rosario Lo Presti, tanti altri. Mario Sossi aspettava tutti in Mura delle Cappuccine con il berretto da alpino, da "vecio". Qualche "alpinasso" offriva addirittura la grappa agli atleti. Tante Stragenova, tanti percorsi. Uno particolarmente arduo? Da San Benigno in via San Lorenzo, De Ferrari, Corvetto, via Assarotti, Manin, Mura del Righi, forte Castellaccio, giù a perdifiato verso il forte della Crocetta, via San Bartolomeo del fossato e arrivo presso la lanterna. Grazie, Mario, per l'impegno!