C'era una volta la Ddr 2- Schildhauer

Werner Schildhauer, l'eterno secondo, verrebbe da dire. A mio modesto parere è stato uno dei mezzofondisti dell'ex Germania Orientale  più popolari in Italia, visto che le sue imprese sportive accompagnarono l'ascesa del grande Alberto Cova. Werner iniziò a farsi notare vincendo, nel 1981, i 10000 m della Coppa del Mondo di Roma in 27'38"43 davanti a due grandissimi come l'etiope Mohamed Kedir e l'americano Alberto Salazar. La tattica? semplice: ultimi due giri in 1'59", una volata lunga davvero impressionante. Il 6 settembre 1982 a Atene, in occasione dei Campionati Europei, stessa tattica, ma questa volta Alberto Cova resiste al rush finale del tedesco est e lo supera di un solo secondo nell'ultimo rettilineo, tagliando il traguardo a braccia alzate in 27'41"03. La fama dell'eterno secondo sembra concretizzarsi qualche giorno dopo: nei 5000 m disputati sotto un nubufragio , in una sorta di lotta est ovest, è Thomas Wessinghage a vincere in 13'28"90 precedendolo di due secondi. Un anno dopo, a Helsinki, si presentano in cinque alla campana dell'ultimo giro sui 10000 m dei Mondiali. Vainio suscita l'entusiasmo della folla, ma Schildhauer spinge come un forsennato negli ultimi 800 m; il vantaggio si assottiglia agli ultimi cento metri, ma Schildhauer è ancora in testa. Negli ultimi cinque metri  Alberto Cova, dopo essersi allargato quasi in maniera "motoristica", lo supera e vince in 28'01"04 precedendolo di soli 14 centesimi!

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