C'era una volta la Ddr- Waldemar Cierpinski

Il 9 novembre 1989 saranno trent'anni dal Crollo del Muro di Berlino.. E anche del regime comunista della Ddr (alias Germania Orientale). Con il disfacimento di quel sistema, venne a mancare anche un formidabile apparato sportivo, certamente inficiato dal doping, ma capace anche di proporre grandissimi atleti. Uno fu Waldemar  Cierpinski. Ex siepista (correva la distanza in 8'32"4) , dopo qualche anno si dedicò alla distanza dei 42,195 chilometri e, nel  maggio 1976, qualche mese prima dell'Olimpiade di Montreal, vince a Wittenberg in 2h12'21". A Montreal  i favori del pronostico vanno agli americani Rodgers e Shorter, al belga Lismont, al finlandese Lasse Viren, ma attorno al trentesimo chilometro sono in testa solo Shorter e lo sconosciuto Cierpinski. Sotto la fitta pioggia di Montreal Waldemar inizia una progressione incredibile, che lo porterà a vincere in 2h09'55", nuovo record olimpico. Glaciale, tattico, capace di vincere anche in volata: Ciepinski ha iniziato a far parlare di sè. Negli anni successivi è solo quarto agli Europei di Praga, ma la medaglia di legno non ne scalfisce costanza nè tenacia. A Mosca, Olimpiade 1980, i favori vanno ad altri, a esempio all'olandese Gerd Nijboer, fresco detentore del record europeo. Il finale è una partita a scacchi, ma Cierpinski riesce a guadagnare metri decisivi su Nijboer, sul russo Kotov, sull'etiope Nedi per andare a vincere in 2h11'03", uguagliando Bikila (due titoli olimpici consecutivi di maratona). Nel 1983 sarà ancora capace di vincere il bronzo ai Mondiali  di Helsinki; qualche mese prima aveva vinto la Coppa Europa a Laredo (Spagna). Resta uno dei più grandi maratoneti di tutti i tempi.

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