Emma Quaglia

Il 15 agosto è il compleanno della genovese Emma Quaglia. Il giorno dopo la cussina parte nella “gara delle gare”: la Maratona dei campionati europei di atletica leggera di Zurigo (Svizzera). E’ un’occasione per trarne auspici? Meglio di no: “La maratona è una gara insidiosa. Il suo fascino, forse, sta in questo. La crisi può essere dietro l’angolo. Posso solo dire che l’ultimo mese ho svolto una mole di lavoro imponente a St.Moritz, in raduno. Siamo andate a visionare il percorso”. Una sorta di circuito a eliminatoria: in parte sul lungolago con vista sulla catena del Giura, in parte sulle ordinatissime vie (in molti casi piste ciclabili) della città. Quattro giri (con partenza dal mitico stadio Lertzigrund) con tre salite. Sarà gara tattica?: “Penso proprio di no. Ritengo che le favorite (tra le quali l’azzurra Valeria Straneo-ndr) partiranno subito forte.Non posso fare altro che gara in recupero”. Come ai Mondiali di Mosca, quando l’atleta seguita attualmente da Claudio Berardelli colse uno splendido sesto posto superando atlete una dietro l’altra in un finale che fece sussultare i “fan club cittadini”. Già, perché in quanto a “follower” reali e virtuali l’ex siepista (ha conquistato maglie azzurre e record anche in questa specialità) non è seconda a nessuno. A molti piace per il modo generoso di gareggiare: “Certo, il passo indietro della Maratona di Roma (conclusa in cattive condizioni in 2h43’00” lo scorso marzo-ndr) mi ha portato a riflettere di più. A parte questo incidente di percorso, fin qui la stagione è andata bene, con vittorie e piazzamenti in parecchie gare su strada”. Due raduni in altura (in Kenya a gennaio, a St.Moritz un mese fa) con la gara di Zurigo da traguardare. “Cosa posso dire, in questi giorni ho percorso anche 200 chilometri di corsa la settimana. Ricordo un allenamento di 38 chilometro molto dinamico, con le mie compagne di allenamento che facevano allunghi a ripetizione. C’è molta pressione attorno alla nostra squadra femminile: in molti ci danno come favorite per il titolo europeo di team. Io vedo in pole position Valeria Straneo e Anna Incerti per il primo posto individuale. Se la vedranno soprattutto con l’olandese ex keniana Hilda Kibet (2h23’00” di personale) e la lettone Jelena Prokocupka. Io? Molti dicono che, con il sesto posto ai mondiali dovrei salire sul podio….preferisco non dire niente”. Scaramanzia d’obbligo: “Claudio Berardelli, il mio allenatore, è esigentissimo, quasi un rompi….ma lo dico con tono affettuoso. In allenamento mi aiuta Luca Campanella, il mio boyfriend”. Che come sparring partner è davvero valido e affidabile. A Zurigo Emma sarà seguita dalla famiglia: “Ormai sono un’atleta a tempo pieno. Sono contenta di avere fatto questa scelta.Mi piace l’ambiente della corsa. Certo, non ho uno stipendio fisso ma non mi lamento. Sento di avere ancora molto da dare”.

LA SCHEDA. Emma Quaglia è nata a Genova il 15 agosto 1980. E’ laureata in medicina.Ha iniziato con l ‘Atletica Albaro  e poi è stata seguita al Cus Genova da Sergio Lo Presti. Attualmente il coach è Claudio Berardelli del Team Gabriele Rosa. Ha stabilito tre volte il titolo italiano dei tremila siepi, prima di debuttare in maratona (dove ha un record di 2h28’15”). In questa specialità è stata sesta ai mondiali di Mosca 2013. Vanta anche 1h12’37” di record sulla mezza maratona.E’ stata anche azzurra di cross.

  

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