In questa rassegna chicagoana non possiamo dimenticarci dell'allora record italiano di Gianni Poli. E' domenica 20 ottobre 1985 e la gara viene lanciata in maniera da kamikaze dal britannico (gallese) Steve Jones, che passa ai 5 km in 14'47", ai 10 in 29'30" e a metà in 1h01'43" , crono pazzesco per quegli anni. Gianni Poli si ritrova da solo a inseguire da lontano. Il finale è drammatico, con Jones che, stremato, vince in 2h07'13", un secondo in più del mondiale di Lopes. Djama Robleh di Gibuti è secondo in 2h08'08", a 40 secondi il grande Robert De Castella. Gianni stringe in denti fino agli ultimi metri ed è quarto in 2h09'57", dimostrando di che pasta è fatto, in una gara di difficile interpretazione. Record italiano, primo azzurro a scendere sotto le 2h10'00".L'apoteosi per l'operaio di Lumezzane.
Sabato 7 ottobre la bella località turistica di Lignano Sabbiadoro potrà anche offrire scampoli estivi in occasione del Trofeo master su pista per Regioni. La Liguria vede i seguenti iscritti: Laure Francoi Bailhace (400, 1500 e 4x100 F50); Fabrizio Benente (1500 M55); Flavio Bertuzzo (disco e giavellotto M65); Martina Bonora (lungo e 4x100 F55); Adriano Cusato (1500 M55); Francesco Femiano (giavellotto M65); Federico Giotti (100 e 400 M40); Deborah Mustari (4x100, 400 e 100 F50); Elisabeta Nvradi (giavellotto F45); Eleonora Serra (1500 F50); Silvia Giacosa Vagnone (lungo e 4x100 F50).
Il ricordo personale che ho di Massimo Magnani risale al 2 maggio 1982, Campionato italiano di maratona a Ferrara.Ed è una maglia bianca che prende la testa della corsa, con un tremila iniziale da record mondiale (per i tempi): circa nove minuti. La maglia bianca, con effetto domino, trascina il gruppone dei 200 fra i quali il sottoscritto, che, visto il passaggio personale di 16'15" ai primi cinque chilometri, suderà sette camicie prima di concludere in meno di 2h30'. Ferrara tutta si veste a festa per acclamare il grande campione locale, primo in Coppa Europa nel 1981, ottavo all'Olimpiade di Mosca nel 1980. In 60.000 si accalcano per seguire la corsa, con cartelli in stile calcistico , e con incitamenti davvero per tutti. Solo un vento maligno sbatte in faccia ai concorrenti, aumentando la fatica. Il finale è drammatico, con Giuseppe Gerbi del Cus Torino, siepista di livello mondiale, unico a resistere al ritmo di Magnani. Alla fine Gerbi vince in volata in 2h11'25", solo due secondi meglio. Ma la gente è tutta per il pioniuere della maratoina azzurra, capace di traghettare la corsa su strada italiana degli anni settanta verso gli anni ottanta, quando iniziarono a vincere Pizzolato, Brunetti, Poli, Bordin. Oggi Massimo Magnani compie 72 anni.